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impianti
biologici
Gestione e manutenzione degli impianti biologici
Vasche settiche tipo IMHOFF
Per un risultato depurativo ottimale è fondamentale una
gestione corretta degli impianti che tenga conto della loro
dimensione. La verifica del corretto funzionamento degli
stessi può richiedere minore o maggiore competenza a
seconda che si tratti di semplici sistemi di decantazione
e digestione (fosse IMHOFF) seguiti o meno da sub-
irrigazioni, letti assorbenti, ecc. oppure da trattamenti
biologici ossidativi forzati.
Chi se ne occupa?
1. Abitazioni - Piccoli impianti
La gestione e la manutenzione degli impianti di piccole
dimensioni avviene di norma ad opera del proprietario
dell’impianto per i controlli ordinari.
Per operazioni più complesse viene incaricata una ditta
specializzata, la quale è a conoscenza del processo attuato
e dell’impiantistica ad esso relativo. È munita di regolare
autorizzazione per le operazioni di spurgo dei rifiuti
eccedenti (grassi, fanghi, ecc.).
Controllo
È sufficiente un controllo periodico circa l’assenza di
disfunzioni facilmente verificabili o vistose (ingorghi degli
scarichi, impaludamento delle zone di dispersione, sfioro
dai letti assorbenti, ecc.).
Manutenzione ordinaria
1.Periodicamente (da una volta al mese a una volta ogni tre
mesi) rimuovere o affondare il materiale galleggiante, il
vano di ingresso ed i vani di degasazione. Controllare il
livello dei fanghi nel relativo vano: se il dislivello fra la
quota del fango e quella delle feritoie di passaggio fra il
comparto di decantazione e quello di digestione è
inferioreai 150mm, eliminare il fango. A fine svuotamento,
nel comparto di digestione, deve restare il 10-15% del
volume del fango come innesco del processo biologico.
Le fosse moderne hanno un volume di stoccaggio che
consente l’asportazione dei fanghi ogni sei/dodici mesi. Le
fosse sovra-dimensionate possono essere svuotate ad
intervalli maggiori.
I lavori devono essere effettuati in base a specifico contratto
con chiari impegni di prestazione d’opera e di garanzia da
parte di chi effettua il servizio. Il contratto deve avere la
durata almeno di un anno.
2. Collettività - Impianti di medie dimensioni
Benché questi impianti possano essere teoricamente
gestiti anche dalle utenze (condominio, comune, frazione),
l’impossibilità di disporre di personale qualificato porta
nella maggioranza dei casi ad affidare i lavori ad una ditta
specializzata, con la quale si stipula un contratto di servizio.
Dal contratto possono essere eventualmente stralciate
operazioni che il condominio o l’ente pubblico ritengano di
effettuare direttamente e regolarmente.
2.Controllare lo scarico regolare del tubo di uscita ed
eliminare le ostruzioni, se necessario. Accumuli di fango
nel tubo di scarico possono indicare sovraccarico della
fossa o necessità di uno spurgo più frequente.
3.Controllare la presenza di fango nella zona di
decantazione. In caso positivo le ragioni sono quelle viste
al punto precedente.
Disfunzioni
• Inquinamento delle acque superficiali riceventi o, se sono
previsti sistemi di dispersione, intasamento degli stessi
• Sviluppo di odori sgradevoli
Interventi di correzione o miglioramento
1.Aumentare la frequenza di rimozione del fango e/o la
capacità della fossa se le dimensioni sono inadegute al
carico reale.
2.Porre un’altra unità in serie alla prima.
3.Installare un trattamento secondario, per un migliore
rendimento depurativo dei liquami.