CATALOGO PRODOTTI - luglio 2023

97 IMPIANTI TRATTAMENTO ACQUE CATALOGO VELO - Ediz. Marzo 2023 Per l’accumulo e la depurazione IMPIANTI DI PRIMA PIOGGIA IN ACCUMULO CARATTERISTICHE TECNICHE: L’impianto comprende un pozzetto scolmatore, un sistema di accumulo con valvola di chiusura automatica e pompa sommersa temporizzata, un sistema di trattamento di dissabbiatura e disoleatura dimensionato secondo normativa UNI-EN858-1 e conforme alle richieste del D.lgs 152/06. L’impianto è dimensionato per trattare i primi 5 mm di pioggia in quanto solo in esse sono presenti le sostanze inquinanti secondo quanto indicato dalla L.R. Lombardia 27 maggio 1985 n. 62. Una volta riempita la vasca di accumulo le successive piogge, definite secondarie e teoricamente non inquinate, confluiranno direttamente nel corpo recettore grazie al pozzetto scolmatore posizionato a monte della vasca stessa. L’acqua inquinata stoccata viene quindi rilanciata da una pompa sommersa che si attiva mediante quadro elettrico che regola lo svuotamento dell’accumulo in modo che dopo 48/96 ore dall’evento di pioggia il sistema sia pronto per un nuovo ciclo di funzionamento. IMPIEGO: trattamento delle acque di scolo di superfici scoperte di piazzali, parcheggi, strade, aree di servizio, magazzini. NORMATIVE DI RIFERIMENTO: D.lvo 152/2006, norma UNI EN 858-1 (deoliatore), norme regionali sul trattamento delle acque di prima pioggia. 1. POZZETTO SCOLMATORE: convoglia le acque di pioggia raccolte dal piazzale al serbatoio di accumulo e, quando questo è pieno, le acque di seconda pioggia direttamente allo scarico finale attraverso la tubazione di by-pass 2. SERBATOIO DI ACCUMULO: è dimensionato per il contenimento delle acque di prima pioggia di un evento meteorico pari ai primi 5 mm di precipitazione distribuiti uniformemente sulla superficie di raccolta. Sulla tubazione di ingresso è presente una valvola di chiusura a galleggiante. La presenza di una pompa temporizzata permette di svuotare il serbatoio a portata costante e di convogliare il refluo al sistema di depurazione con un ritardo di 48-96 ore dalla fine dell’evento meteorico. Tale tempo permette di separare dal refluo il materiale solido in sospensione. - 3. QUADRO ELETTRICO: per il comando della pompa di rilancio, attiva la partenza della pompa di rilancio delle acque di prima pioggia con un ritardo regolabile. Per legge tale ritardo deve essere compreso tra le 48 e le 96 ore dalla fine dell’evento meteorico. - 4. SISTEMA DI DEPURAZIONE: composto, a seconda da modello, da un dissabbiatore e da un deoliatore con filtro a coalescenza per la depurazione delle acque di prima pioggia accumulate nel serbatoio e rilanciate dalla pompa a portata costante. - 5. POZZETTO PRELIEVI FISCALI: per il prelievo di campioni di refluo all’uscita dell’impianto di depurazione. IMPIANTI DI PIOGGIA IN CONTINUO CARATTERISTICHE TECNICHE: L’impianto permette di trattare in continuo le acque di pioggia provenienti dal dilavamento di superfici impermeabili fino a 27000 m2 di transito e parcheggio per aree industriali, residenziali e stazioni di servizio potenzialmente inquinate da oli minerali, idrocarburi, sabbia e inerti. Il sistema di trattamento acque di prima pioggia sfrutta l’azione di un separatore di sabbie e oli a funzionamento continuo in grado di trattare portate fino a 150 l/s. Le acque di dilavamento provenienti dalle aree di transito impermeabili devono essere convogliate al sistema di trattamento. Nelle vasche di trattamento viene inviata una portata data dai primi 5 mm di un evento meteorico scaricati in 15 minuti; per portate superiori si attiva il by-pass che invia al recapito delle acque bianche, le acque in eccesso. L’impianto di trattamento è costituito da una fase di dissabbiatura e una di deoliatura con filtro a coalescenza così che il refluo in uscita abbia le caratteristiche idonee per poter essere scaricato in corpo idrico superficiale (all. 5 tab. 3 D.lgs 152/2006). IMPIEGO: trattamento delle acque di scolo di superfici scoperte di piazzali, parcheggi, strade, aree di servizio, magazzini. NORMATIVE DI RIFERIMENTO: D.lvo 152/2006, norma UNI EN 858-1 (deoliatore), norme regionali sul trattamento delle acque di prima pioggia. 1. POZZETTO SCOLMATORE: convoglia le acque di pioggia raccolte dal piazzale al sistema di dissabbiatura e disoleatura; quando la portata in ingresso eccede quella di progetto parte dell’acqua in ingresso viene convogliata direttamente al recettore finale attraverso la tubazione di by-pass 2. SEZIONE DI DISSABBIATURA: vasca di calma in cui le sostanze pesanti (sassolini, sabbie, pezzi di gomma e di metallo,…) sedimentano e si accumulano sul fondo della vasca. Contemporaneamente le componenti grossolane leggere (gocce di olio, idrocarburi ed eventuali schiume) si accumulano sulla superficie. 3. SEZIONE DI DISOLEAZIONE CON FILTRO A COALESCENZA: grazie al filtro a coalescenza in materiale poliuretanico a microbolle fini inserito all’interno di una griglia in acciaio inox, estraibile grazie alla presenza di un basamento e a delle guide sempre in acciaio inox le particelle fini di olio e idrocarburi si aggregano in gocce di più grandi dimensioni tali che possano migrare verso la superficie separandosi dal refluo. Altri serbatoi a richiesta SERBATOIO DA ESTERNO SERBATOIO DA INTERRO 4.2 Impianti con vasche in polietilene

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