95 IMPIANTI TRATTAMENTO ACQUE CATALOGO VELO - Ediz. Marzo 2023 Per l’accumulo e la depurazione DEGRASSATORI CARATTERISTICHE TECNICHE: La degrassatura è un pretrattamento fisico di rimozione degli oli, delle schiume, dei grassi e di tutte le sostanze che hanno peso specifico inferiore a quello del liquame. Il degrassatore non è altro che una vasca di calma in cui avviene la separazione per flottazione (risalita) delle sostanze a peso specifico inferiore a quello dell’acqua e la sedimentazione di una parte dei solidi sospesi che si depositano sul fondo della vasca. IMPIEGO: trattamento primario delle acque grigie provenienti da cucine, lavandini, bidet, docce, vasche da bagno, lavatrici e lavastoviglie. 1. OLI E GRASSI: area di ingresso in cui viene smorzata la turbolenza del flusso entrante e in cui si accumulano le sostanze con peso specifico minore dell’acqua (oli, schiume, ecc…). 2. AREA DI CALMA: zona di deflusso del refluo separato e trattato. 3. SEDIMENTI: area in cui si realizza il temporaneo accumulo dei solidi (residui di cibo, ecc…). IMHOFF - VASCHE BIOLOGICHE CARATTERISTICHE TECNICHE: le vasche biologiche tipo Imhoff sono costituite da due scomparti sovrapposti e idraulicamente comunicanti. Nel comparto superiore i solidi sedimentabili raggiungono per gravità il fondo del sedimentatore che ha una opportuna inclinazione per consentire il passaggio dei fanghi nel comparto inferiore dove avviene la digestione. IMPIEGO: trattamento primario delle acque nere provenienti da wc. 1. SEDIMENTAZIONE: area di sedimentazione dei solidi in ingresso. 2. DIGESTIONE: area in cui avviene la digestione e il deflusso del refluo trattato. 3. FANGHI: area in cui si realizza la formazione dei fanghi biologici responsabili della depurazione del refluo. SETTICHE - VASCHE BIOLOGICHE CARATTERISTICHE TECNICHE: Le fosse settiche costituiscono un affidabile dispositivo per il trattamento primario dei reflui, si tratta di sistemi di depurazione passivi, molto stabili, semplici e poco costosi; vengono utilizzate soprattutto nel settore della depurazione di scarichi civili di piccole comunità. La conformazione della vasca obbliga i liquami ad attraversare la massa liquida in essa contenuta, il rallentamento del flusso consente la separazione dei solidi sedimentabili e delle sostanze con peso specifico inferiore a quello dell’acqua, inoltre, nella vasca, si innesca un processo di fermentazione anaerobica, con conseguente solubilizzazione e sintesi di una parte dei solidi sospesi. In questo modo dalla vasca esce un effluente condizionato, cioè con una limitata concentrazione di solidi, trasformati prevalentemente in solidi disciolti e colloidali. TIPOLOGIE: Monocamerale, Bicamerale e Tricamerale. IMPIEGO: trattamento primario delle acque nere provenienti da wc. 1. AREA DI CALMA: zona in cui il refluo in ingresso rallenta permettendo la decantazione dei fanghi e la separazione di eventuali sostanze leggere. 2. FANGHI: i fanghi separati si accumulano sul fondo del serbatoio e vanno incontro ad un processo di digestione anaerobica da parte della flora batterica. IMPIANTO A FANGHI ATTIVI A BASSO CARICO CARATTERISTICHE TECNICHE: Gli impianti a fanghi attivi sono sistemi di trattamento secondario che sfruttano l’azione di colonie batteriche che rimanendo in sospensione nel liquame consumano il materiale organico biodegradabile utilizzandolo come nutrimento, per ottenere l’energia necessaria ed il materiale occorrente per la sintesi di nuove cellule. In questo modo si ottiene la formazione di composti via via più stabili fino alla completa degradazione del carico organico. Negli impianti a fanghi attivi si sviluppano elevatissime concentrazioni di batteri di tipo aerobico, in grado cioè di assorbire l’ossigeno disciolto nell’acqua per consumare il materiale biodegradabile. Per garantire la concentrazione di ossigeno necessaria per lo sviluppo delle reazioni biologiche viene utilizzato un sistema di aerazione mediante diffusori sommersi che dal fondo della vasca disperdono un flusso d’aria a bolle fini, questo garantisce anche un’adeguata miscelazione per mantenere in sospensione le elevate concentrazioni di solidi presenti in vasca. IMPIEGO: trattamento secondario delle acque reflue civili. 1. AREA DI OSSIGENAZIONE: zona in cui grazie alla presenza di piatti diffusori d’aria a micro bolle, alimentati da soffiantecompressore esterno, il refluo viene miscelato ed ossigenato. In questa maniera si sviluppa una flora batterica aerobica che trasforma i composti biodegradabili in CO2, l’azoto organico in ammoniaca e l’ammoniaca in nitrati. 2. AREA DI SEDIMENTAZIONE: zona di calma in cui i fanghi residui sedimentano e vengono convogliati nuovamente alla sezione di ossigenazione. - 3. DISINFEZIONE FINALE: alloggio, sulla tubazione di uscita, nel quale posizionare una pastiglia di cloro a lento rilascio. Il refluo, prima di essere scaricato viene così disinfettato. 4. SOFFIANTE (compreso nella fornitura). - 5. PIATTO DIFFUSORE (compreso nella for-nitura). FILTRO PERCOLATORE - ANAEROBICO CARATTERISTICHE TECNICHE: Il filtro percolatore è un reattore biologico all’interno del quale i microrganismi, che svolgono la depurazione del refluo, si sviluppano sulla superficie di appositi corpi di riempimento disposti alla rinfusa. La distribuzione uniforme del liquame attraverso il filtro garantisce il massimo contatto tra il materiale organico da degradare e le pellicole biologiche che ricoprono le sfere di riempimento. Nello specifico la flora batterica che cresce e si sviluppa all’interno del filtro percolatore anaerobico consuma il carico organico contenuto nel refluo in assenza di ossigeno disciolto. IMPIEGO: trattamento secondario delle acque reflue civili. 1. TUBAZIONE DI DISTRIBUZIONE: tubazione forata per la distribuzione omogenea del refluo sulla superficie del filtro. 2. MASSA FILTRANTE: corpi di riempimento in materiale plastico ad alta superficie specifica che fungono da supporto per lo sviluppo di una flora batterica anaerobica responsabile della depurazione del refluo. 3. TUBAZIONE DI RACCOLTA: tubazione per la captazione inferiore del refluo depurato e il successivo convogliamento all’uscita FILTRO PERCOLATORE - AEROBICO CARATTERISTICHE TECNICHE: Il filtro percolatore è un reattore biologico all’interno del quale i microrganismi, che svolgono la depurazione del refluo, si sviluppano sulla superficie di appositi corpi di riempimento disposti alla rinfusa. La distribuzione uniforme del liquame attraverso il filtro garantisce il massimo contatto tra il materiale organico da degradare e le pellicole biologiche che ricoprono le sfere di riempimento. Nello specifico la flora batterica che cresce e si sviluppa all’interno del filtro percolatore aerobico consuma il carico organico contenuto nel refluo in presenza di ossigeno, continuamente immesso nella vasca attraverso la condotta di aerazione. IMPIEGO: trattamento secondario delle acque reflue civili. 1. TUBAZIONE DI DISTRIBUZIONE: tubazione forata per la distribuzione omogenea del refluo sulla superficie del filtro. 2. MASSA FILTRANTE: corpi di riempimento in materiale plastico ad alta superficie specifica che fungono da supporto per lo sviluppo di una flora batterica aerobica responsabile della depurazione del refluo. 3. TUBAZIONE DI RACCOLTA: tubazione per la captazione inferiore del refluo depurato e il successivo convogliamento all’uscita. 4. CAMINO DI AERAZIONE: tubazione da portare all’aria aperta per l’ossigenazione della massa filtrante. 4.2 Impianti con vasche in polietilene
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