CATALOGO PRODOTTI - maggio 2024

6 CATALOGO VELO - Ediz. Marzo 2023 CHIUSINI E CADITOIE IN GHISA Informazioni generali I MATERIALI Tra i materiali indicati dalla norma di riferimento come idonei alla realizzazione di chiusini e caditoie per uso stradale, la ghisa è sicuramente quello più utilizzato, in virtù delle sue caratteristiche che vengono molto apprezzate nello specifico campo di impiego. Le ghise utilizzate per la realizzazione di questi prodotti si distinguono in ghisa lamellare e ghisa sferoidale, sulla base della conformazione della grafite libera (carbonio) che ne caratterizza la struttura. LA GHISA LAMELLARE: la presenza caratteristica della grafite sotto forma di lamelle conferisce alla ghisa le seguenti prerogative: rapporto ottimale peso/portata, apprezzabile per dispositivi di dimensioni contenute e per classi di carico fino alla D400; indeformabilità del materiale, che garantisce il mantenimento della planarità del coperchio e delle griglie; smorzamento delle vibrazioni, con conseguente riduzione della propagazione dei rumori; resistenza alla corrosione, con conseguente maggior durata del manufatto. LA GHISA SFEROIDALE: la presenza della grafite sotto forma di sferoidi, ottenuta aggiungendo l’elemento magnesio in fase di colata, conferisce alla ghisa le seguenti caratteristiche: resistenza meccanica molto elevata, che permette di eseguire particolari progettuali di spessori sottili (cerniere, barre elastiche di fissaggio, serrature) nonché di contenere il peso dei dispositivi, condizione particolarmente apprezzabile nel caso di carichi di rottura elevati e dimensioni importanti; capacità di deformazione ed elasticità, che consente di assorbire l’effetto degli urti o carichi particolari con un buon margine di sicurezza prima che avvenga l’eventuale rottura; effetto limitato di eventuali rotture, che se dovessero verificarsi interessano generalmente le nervature di rinforzo del coperchio, ma senza compromettere l’integrità dell’elemento, il quale rimane sul posto senza frantumarsi e cadere all’interno della cameretta. POSA IN OPERA DEI CHIUSINI E CADITOIE IN GHISA INDICAZIONI GENERALI: l’accuratezza nella posa del telaio sul pozzetto risulta essere di fondamentale importanza ai fini della stabilità del dispositivo di chiusura. Di conseguenza è necessario prendere in considerazione sia le caratteristiche dei materiali impiegati, sia la geometria del bordo del telaio, nonché il tempo minimo da rispettare prima di ripristinare la normale circolazione. Occorre valutare bene il tipo d’intervento, in particolare considerando quanto segue: le camerette d’ispezione ed i pozzetti in calcestruzzo , gettati in opera o di tipo prefabbricato, debbono essere conformi alle normative in vigore; Il chiusino o la caditoia sia conforme alla norma EN 124 “Dispositivi di coronamento e di chiusura per zone di circolazione utilizzate da pedoni e da veicoli. Principi di costruzione, prove di tipo, marcatura e controllo di qualità” nell’edizione vigente; Il dispositivo presenti la marcatura della classe di carico appropriata alla zona di collocazione nella careggiata, Il chiusino o la caditoia abbia la misura della luce netta uguale o maggiore della dimensione netta del pozzetto, verificando che la base del telaio appoggi completamente sulla testa del pozzetto; La profondità dell’alloggiamento (quota superiore del pozzetto rispetto alla quota stradale finita) sia pari all’altezza del telaio più lo spessore del letto di posa (20-40 mm.), in modo da ottenere , a posa avvenuta, la complanarità del chiusino alla quota stradale (in caso di maggior altezza del vano prevedere adeguati anelli di rialzo). 1.1

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