4 CATALOGO VELO - Ediz. Marzo 2023 CHIUSINI E CADITOIE IN GHISA Informazioni generali NOTE ESPLICATIVE GENERALI SULLE NUOVE NORME EN 124:2015, RIFERITE AI DISPOSITIVI DI CORONAMENTO E CHIUSURA DEI POZZETTI STRADALI AGGIORNATE A QUANTO DEFINITO DALLA COMMISSIONE EUROPEA ALLA DATA DEL 10/04/2018 INTRODUZIONE: La norma EN 124:1994 per dispositivi di coronamento e di chiusura dei pozzetti stradali è stata revisionata e sostituita dalla versione pubblicata nel 2015; la nuova norma è suddivisa in sei parti: EN 124-1: parte generale, definisce le classi di carrabilità, i principi di progettazione ed i requisiti prestazionali comuni a tutte le sezioni successive; EN 124-2: sezione specifica per prodotti realizzati in ghisa, ove vengono riportati i requisiti prestazionali caratteristici per tale materiale; EN 124-3, -4, -5, -6: sezioni specifiche per prodotti realizzati in acciaio e lega di alluminio, calcestruzzo armato, materiali compositi, ed infine polipropilene (PP) – polietilene (PE) – polivinilcloruro (PVC) nella sezione 6. PERIODO DI TRANSIZIONE: La norma UNI EN 124:1995 è rimasta in vigore, per la produzione di chiusini e caditoie in ghisa, fino alla data del 31/03/2017 (la commercializzazione ed installazione secondo le modalità previste dalla norma medesima potrà però proseguire fino ad esaurimento dei prodotti), mentre i prodotti fabbricati successivamente non possono più riportare la conformità a questa norma, la quale dovrà essere considerata quindi, dai produttori, decaduta. PRINCIPALI NOVITÀ INTRODOTTE DALLE NUOVE NORME EN 124-2:2015: La nuova norma, oltre ad introdurre nuovi materiali per la realizzazione di dispositivi di coronamento e chiusura per zone di circolazione utilizzate da pedoni e veicoli, aggiunge alcune novità sul fronte tecnico rispetto alla versione precedente. In particolare viene introdotta la nuova prova di laboratorio, denominata prova di “pull out”, al fine di fornire al progettista elementi utili alla scelta più corretta. Per la classe B125 si considera l’aspetto della sicurezza bambini (ossia la garanzia che un bambino non possa poter aprire agevolmente il coperchio con oggetti facilmente reperibili). Altra prova importante di nuova applicazione è il “tilt test”, ossia la verifica che con l’applicazione di un carico in prossimità del bordo del coperchio non si verifichi il sollevamento del medesimo sul lato opposto (onde evitare il fastidioso effetto rumoroso al passaggio dei veicoli). I CHIUSINI E LE CADITOIE NON POSSONO ANCORA RIPORTARE IL MARCHIO CE: La nuova norma EN 124:2015 però, a causa di alcune osservazioni sollevate dalla Commissione Europea, non è stata citata per intero sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e quindi non ha effetti legali come norma armonizzata, di conseguenza, per ora, la nuova norma viene definita come norma volontaria. Rimane altresì non applicabile l’appendice ZA della norma medesima; la mancata approvazione di tale sezione, che regolamenta la marcature CE e l’emissione della DOP, determina di fatto l’illegalità dell’apposizione del marchio CE o la DOP, per qualsiasi dispositivo di coronamento e chiusura dei pozzetti stradali. LE INDICAZIONI FORNITE DALL’UNI: Nel Rapporto Tecnico UNI/TR 11671, del Febbraio 2017, viene consigliato ai fabbricanti, importatori e distributori di passare alla nuova UNI EN 124:2015 (in tutte le parti) entro il 31 marzo 2017, applicando su base volontaria i nuovi schemi di certificazione, rilasciati dagli enti indipendenti di certificazione accreditati, ai sensi della norma UNI EN ISO 17065, per la norma UNI EN 124. Questa scelta permetterà di garantire che la qualità dei prodotti abitualmente utilizzati sul mercato venga mantenuta; minimizzando inoltre i disagi verso i produttori ed utenti nel momento in cui la EN 124:2015, in tutte le sue parti, sarà citata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. ESTRATTO DELLA NORMA EN 124 2015: La norma definisce la terminologia, la classificazione, le prove di tipo, la marcatura ed il controllo della qualità dei dispositivi di coronamento e di chiusura dei pozzetti stradali (chiusini e caditoie). I dispositivi sono distinti in classi, principalmente sulla base dello specifico carico di rottura richiesto, in modo da poter essere collocati correttamente nei luoghi di impiego specifici; le varie zone individuate in ambito stradale, suddivisi in gruppi numerati da 1 a 6, evidenziano il luogo di impiego ed indicano la classe minima richiesta per il dispositivo da installare (vedi figura): 1.1
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